Oggi riuscire ad attirare l’attenzione dei nostri potenziali clienti, dei nostri potenziali followers, sui social media o sul sito web è sempre più difficile. La competizione sta aumentando e non è semplice ogni volta inventarsi qualcosa di nuovo. Oggi però ti parlo di tre metodi, di tre piccoli trucchetti psicologici che sicuramente hai già visto e sicuramente conosci già ma che, alle volte, sono talmente ben nascosti che ti entrano in testa e non te ne rendi conto.

Numero 1: il principio di reciprocità, basato sull’idea che se uno ti da qualcosa di gratuito prima, poi tu in qualche maniera ti senti in debito e, forse non sarà oggi, forse non sarà domani, prima o poi ti verrà in mente di ricambiare. Sicuramente una strategia molto più efficace di martellare continuamente le persone con messaggi di acquisto. Compra qui, iscriviti là, la mia azienda, il mio prodotto sono i migliori di tutti. Concetti che, soprattutto nell’era del digitale, non funzionano più. Molto meglio rendersi utili, rendersi disponibili, dare dei contenuti gratuiti per creare un collegamento con le persone che alla fine ti stanno seguendo. Cioè cominciare a creare una relazione con le persone.

Numero 2: creare un brand che abbia un riscontro sociale. Che è un po’ come quando dobbiamo scegliere un ristorante per la prima volta. Se abbiamo due ristoranti affiancati che non conosciamo e uno è pieno e l’altro è vuoto, saremo portati prima ad andare in quello pieno, perché la domanda che ci facciamo inconsciamente è: “perché quel ristorante è vuoto? se è vuoto vuol dire che magari non è un buon posto in cui mangiare!” Abbiamo sempre inconsciamente la necessità di un’approvazione da parte delle altre persone, da parte della società in cui viviamo. La cosa non è molto differente online. Una pagina che ha più followers, un post che ha più like, più condivisioni, sarà sicuramente più in grado di attirare la nostra attenzione, e l’opinione delle altre persone ci influenzerà in maniera positiva o in maniera negativa. Piattaforme come Amazon, Trip Advisor, Booking hanno creato un intero business su questo sistema, e lo stesso accade sui social media. Maggiore è il numero degli amici che mette il like ad un post, maggiori sono le probabilità che anche noi mettiamo il like a quel post.

Numero 3: il principio di scarsità. Una delle strategie più bastarde e più efficaci che possano esistere. Anche questa utilizzata moltissimo online soprattutto sui siti di e-commerce. Quando sei lì, davanti al computer, che sei interessato a comprare qualcosa, magari non sei completamente sicuro, e ti appare la magica scritta: solo uno, solo due, solo tre disponibili. A quel punto scatta subito nella tua testa la paura di perdere quell’offerta. Il cervello entra in modalità: o lo compra assolutamente adesso, o lascio perdere. Siti come Groupon, ad esempio, utilizzano tantissimo questa strategia. Questo metodo viene utilizzato anche al di fuori del mondo digitale. Pensa ai vari fuori tutto, sottocosto, che periodicamente le grandi catene di elettronica promuovono. Anche lì il principio di scarsità viene in qualche maniera inculcato, introdotto attraverso il volantino. Ovviamente, per poter funzionare, questo principio deve essere applicato ad un qualcosa, ad un prodotto che le persone vogliono. Se nessuno vuole il tuo prodotto chiaramente questa strategia non funziona.

E tu, cosa ne pensi? Hai mai provato una di queste strategie e quali sono stati i risultati? Conosci delle strategie migliori o più performanti? Se ti va di condividere la tua opinione scrivila pure dei commenti!

 

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Giovanni Maieli

Specialista in Digital Marketing e Social Media, Vlogger, Imprenditore. Appassionato di Retrogaming. Vivo a Dublino, dove ho gestito per 4 anni il Marketing Digitale di una Software (SaaS) Company. Il mio cane, Argo, è la versione portatile di Falkor de La Storia Infinita.

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