Vi voglio raccontare una cosa.

4 mesi fa, tornando da una breve vacanza in Sardegna, mi sono accorto di non sentirmi tanto in forma. Facevo fatica a muovermi e mi sentivo pesante. La cosa mi sembrava strana perché, andando a lavoro in bici tutti i giorni, pensavo che quei 7 km fossero più che sufficienti, così ho liquidato la cosa con un “avrò messo su qualche kilo di troppo”.

Quando, qualche giorno dopo, ho visto questa foto (giugno) che è stata scattata a mia insaputa ci sono rimasto male. Possibile che non fossi riuscito a rendermi conto di aver messo su così tanti kg? Possibile che nessuno me l’avesse fatto notare? Si, possibile. Allora ho deciso di fare un paio di controlli per “quantificare” il danno e ho scoperto di essere in sovrappeso di ben 10 kg.

Ho passato i mesi successivi facendo, per la prima volta in vita mia, una dieta abbastanza rigida, cambiando alimentazione ed eliminando: panini, affettati, alcolici, bevande gassate, pizze e riducendo considerevolmente i dolci. Inoltre, ho iniziato ad alzarmi tutti i giorni 90 minuti prima per andare in palestra. Tutti i giorni, tranne la domenica.

Ed è qui che viene il bello. In questi mesi tante persone sono diventate dal nulla nutrizionisti super esperti di fitness che hanno rallegrato le mie giornate con ogni tipo di commento, iniziando con:

“stai mangiando poco”
“perdere 10 kg è troppo”
“stai già bene così”
“stai diventando troppo magro”

passando per “se ti alleni tutti i giorni ti bruci gli addominali”

fino ad arrivare a “tu devi essere geneticamente predisposto per essere muscoloso” quando i risultati sono cominciati ad arrivare… Dopo che mi ero fatto il mazzo.

Ecco, diciamo che non sentivo una quantità così enorme di stronzate da quando dissi che mi sarei trasferito a Dublino. Ricordo ancora i sorrisini misti a frasi di circostanza tipo “te lo auguro!” quando si parlava di lavoro e stipendi.

La cosa mi fa ridere, perché in entrambi i casi i risultati hanno superato le mie aspettative personali.

Ora, il punto non è quello di avere la tartaruga o lo stipendio alto. Quelle sono stupidaggini. Ci sono un paio di cose che ho imparato in questi mesi e che vorrei condividere:

  1. Quando sei in mezzo alla routine spesso non ti accorgi delle cose più evidenti.
  2. È più facile che la gente critichi un cambiamento, piuttosto che farti notare che qualcosa nella tua routine non va bene. Non lo fanno perché ti vogliono male. È che la tua routine fa spesso parte della loro routine.
  3. Misurare i progressi in maniera costante è il miglior modo per raggiungere i tuoi obiettivi e per non perderti nella quotidianità.
  4. La maggior parte delle persone che critica o fa dei commenti ha poca o nessuna esperienza diretta riguardo quello che sta dicendo oppure non ha mai ottenuto risultati.
  5. I risultati non te li regala nessuno e non si ottengono dall’oggi al domani. Meglio fare piccoli passi tutti i giorni avendo una strategia ed un obiettivo in mente che provare a fare “il grande salto”.

Questo discorso vale per lo sport quanto per il business o la carriera. Al mondo è pieno di esempi da seguire, sta a noi scegliere quelli più adatti, ascoltare chi ha dimostrato di saperne di più, prendere atto della loro esperienza e poi continuare per la nostra strada perché ogni persona è diversa e non c’è vita uguale all’altra.

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Giovanni Maieli

Specialista in Digital Marketing e Social Media, Vlogger, Imprenditore. Appassionato di Retrogaming. Vivo a Dublino, dove ho gestito per 4 anni il Marketing Digitale di una Software (SaaS) Company. Il mio cane, Argo, è la versione portatile di Falkor de La Storia Infinita.

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