Diciamolo pure, è un po’ l’incubo di chiunque: controllare il proprio conto corrente bancario e scoprire che qualcuno ti ha rubato dei soldi. Certo, le procedure di sicurezza delle banche col tempo stanno notevolmente migliorando, ma ciò non significa che sia una cosa impossibile. Ne ho parlato recentemente con un collega la cui moglie ha vissuto questa esperienza. Ha ricevuto un messaggio dalla sua banca in piena notte in cui le è stato comunicato che c’erano state delle transazioni sospette a seguito delle quali avrebbe dovuto controllare il conto e poi chiamare il numero del servizio clienti della banca, attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Subito ha controllato il suo conto bancario dal sito e ha scoperto che c’erano state tre transazioni che lei non aveva fatto. Tre transazioni online verso un sito di scommesse. No, né lei, né il marito si sono mai iscritti a quel genere di siti quindi era impossibile che le avessero fregato i dati dall’account. L’ammontare di queste transazioni era superiore ai 2.000 euro. Quindi ha chiamato il servizio clienti ed ha subito bloccato la carta e il conto.

Al ché io gli ho chiesto:

“Ma scusa, ha fatto qualche acquisto strano recentemente?”

E la risposta è stata:

“No, ha pagato la spesa come fa sempre e poi ha comprato online dei biglietti del cinema per il fine settimana.”

Che, se vogliamo, è normale. Qui a Dublino si paga quasi tutto con la carta! A volte paghi col pin, a volte online, a volte paghi col contactless.

Poi, nella mia ignoranza, ho aggiunto:

“Vabbè, avrete fatto la denuncia alla polizia, no?”

E invece no! Le procedure in Irlanda sono completamente diverse.

Una volta fatta la chiamata al servizio clienti, infatti, la pratica viene automaticamente gestita dal dipartimento anti-frode della banca che, nel giro di cinque giorni lavorativi, provvede ad inviare a casa del cliente interessato un foglio. All’interno di questo documento c’è scritto che è stata avviata un’inchiesta e l’importo mancante è stato reintegrato nel conto corrente. Inoltre, questo documento contiene un modulo di autocertificazione in cui il cliente interessato deve certificare di non avere colpe riguardanti l’accaduto. Il foglio va poi presentato alla polizia, fatto firmare e, infine consegnato al dipartimento anti-frode della banca. Via posta o a mano è uguale, basta che però venga fatto entro 10 giorni lavorativi, pena alla perdita dell’importo in questione. Nel frattempo la banca provvede all’invio di un nuovo pin e di una nuova carta che poi l’utente dovrà attivare. Tempo di risoluzione del problema: circa 7 giorni. Immagino che questa procedura possa variare in qualche modo da banca a banca.

Tra l’altro, se sei interessato a come proteggere meglio i tuoi dati, QUI trovi un bellissimo video di Matteo Flora.

Ti è mai capitata una cosa del genere in Italia o in Irlanda? Ci sono differenze con la storia che ti ho raccontato?

Se ti va di condividerle, dal momento che potrebbero essere utili a chi dovesse capitare questo tipo di esperienza, scrivile nei commenti!

 

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Giovanni Maieli

Specialista in Digital Marketing e Social Media, Vlogger, Imprenditore. Appassionato di Retrogaming. Vivo a Dublino, dove ho gestito per 4 anni il Marketing Digitale di una Software (SaaS) Company. Il mio cane, Argo, è la versione portatile di Falkor de La Storia Infinita.

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