Spesso alcune persone mi chiedono:
“Giò, ma di che cosa si occupa l’azienda per cui stai lavorando a Dublino?”
ed ogni volta devo dire che per me non è semplice spiegarlo, perché il suo intero business si sviluppa attorno ad un concetto che in Italia non c’è, non esiste proprio: il Plain Language, il linguaggio semplice, quello che trasmette le informazioni al lettore nel modo più semplice e chiaro possibile.
In Italia sia che si parli di aziende che di istituzioni questo processo normalmente non avviene. Non avviene neanche a scuola, al liceo o all’università. Va bene che io ho fatto il classico, però a scuola scrivere, parlare, esprimersi con un linguaggio forbito era sicuramente un valore aggiunto. Non a caso infatti se in italiano abbiamo delle espressioni, anche con accezione un po’ negativa, come burocratese, aziendalese, politichese. Perché il concetto di fondo è che l’utilizzo di un certo lessico, l’utilizzo di un certo vocabolario è indice del livello di cultura di una persona. A questo vanno aggiunti altri fattori. Ad esempio, un testo difficile da comprendere è anche soggetto a varie interpretazioni e questo crea inevitabilmente dei vantaggi per alcune persone. Parlandone senza mezzi termini è un modo per intortare gli altri.
Negli Stati Uniti, tuttavia, e in generale nei paesi di lingua inglese, le cose avvengono in maniera diversa. Ad esempio nel 2010 Obama ha firmato il “Plain Writing Act”, una legge che impone a tutta l’amministrazione pubblica statunitense l’utilizzo del plain language. Non solo per quanto concerne l’interazione con il singolo cittadino, quindi documenti o siti web istituzionali, ma anche per quello che concerne le relazioni con icontractors, cioè con gli appaltatori, con le aziende appaltatrici. Come avviene nell’Unione Europea, infatti, anche negli Stati Uniti vengono pubblicati dei bandi pubblici. Bandi che valgono anche miliardi di dollari e che interessano diversi settori come sanità, difesa, aerospaziale. I team che compilano questi bandi devono scriverli in plain language. Se la domanda non rispetta queste caratteristiche è difficile che vinca il bando. Per queste multinazionali questo equivale a perdere miliardi di dollari.
D’altra parte nella sfera pubblica c’è una problematica di tipo sociale. Ad esempio, se un cittadino non è in grado di capire cosa c’è scritto in un documento o in un sito, l’amministrazione deve ricorrere ad altre soluzioni, quali avere più impiegati in un ufficio o dover ricorrere ad un sistema di call center. Ciò comporta aumentare il costo della spesa pubblica. Per cui, risolvendo il problema alla radice, scrivendo in plain language, si risparmiano dei soldi.
Quali sono i parametri che determinano il plain writing? in primo luogo la lunghezza delle frasi, poiché i periodi non devono essere troppo lunghi; l’utilizzo di forme passive, che l’inglese non sono particolarmente amate perché creano confusione e soprattutto la scala di Flesch Kincaid, che si basa sul numero delle parole, il numero delle sillabe e il numero delle frasi. La scala va da 0 a 100, dove 0 significa che per capire quel testo il lettore deve aver finito il college, mentre 100 significa che il testo può essere compreso anche da un bambino di 11 anni. Per rientrare nei parametri del plain language, il testo deve raggiungere un punteggio dai 60 in sù, ossia essere comprensibile da un ragazzino tra 13 e 15 anni.
Come fanno poi i team che lavorano su questo aspetto a verificare effettivamente i contenuti? ed è lì che entra in gioco l’azienda per cui lavoro che si chiama VisibleThread.
VisibleThread produce un software che è in grado di fare la scansione di documenti o di interi siti web, utilizzando anche diversi dizionari a seconda del settore a cui si riferisce il documento o il sito in questione. Questi team caricano online i documenti che devono visionare oppure inseriscono l’indirizzo del sito o la parte di sito che devono controllare. Il software gli da tutta una serie di dati a riguardo, evidenziando i punti che andrebbero modificati all’interno del testo che, per chi si occupa di mercatiin lingua inglese, è una cosa utilissima, sia che ci si occupi di sales, quindi di vendite, sia che ci si occupi di marketing. Perché uno strumento del genere aiuta chi si occupa di marketing a migliorare il contenuto, ma può aiutare anche il project manager che si occupa di bandi in inglese. Non solo bandi negli Stati Uniti ma anche bandi dell’Unione Europea, oppure in Australia, Sudafrica o Regno Unito.
Recentemente è uscita una versione gratuita, aperta a tutti, chiamata VisibleThread Readability (https://www.visiblethread.com/vtreadability), particolarmente comoda perché si può utilizzare effettuando l’accesso da Facebook, Google e LinkedIn. Per cui, se lavori nel mercato inglese, se lavori con la lingua inglese, ti consiglio di provarla perché è fatta molto bene e soprattutto è gratis!
E tu cosa pensi della scelta che hanno fatto in questi paesi di comunicare in Plain Language? pensi che in Italia funzionerebbe? che sarebbe una cosa da fare? oppure che non ci sono le condizioni?
Sarei curioso di sapere la tua opinione. Se ti va di condividerla scrivila nei commenti!
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